Alcol test e test antidroga sono esami molto importanti sul posto di lavoro, in particolare per quelle categorie di lavoratori più a rischio.
Il consumo di alcol, stupefacenti e sostanze psicotrope può comportare gravi rischi per i lavoratori che svolgono determinate attività, ma anche per terze parti che vengono comunque coinvolte, anche se in via indiretta.
Il medico competente è chiamato, in virtù delle sue funzioni connesse alla “Sorveglianza Sanitaria“, a effettuare regolarmente test e visite mediche specialistiche finalizzate al rilascio di idoneità del lavoratore secondo mansione specifica.
Cosa sono gli esami tossicologici e a chi servono:
Gli esami tossicologici (alcol test e test antidroga) sono test che permettono di verificare se il lavoratore assume alcolici o sostanze stupefacenti.
Gli esami tossicologici sono obbligatori per determinate categorie di lavoratori, considerate a più alto rischio.
Infatti, le mansioni lavorative che richiedono necessario il test antidroga e l’alcol test sul posto di lavoro, sono quelle che possono arrecare un serio pericolo per la sicurezza. E questo, non solo al soggetto stesso, ma anche a terze persone coinvolte, in caso di infortunio o incidente da parte del lavoratore.
Riguardo al di divieto di assunzione di bevande alcoliche e per l’accertamento di assenza di tossicodipendenza sul luogo del lavoro, alcuni “Provvedimenti” in materia di Salute Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, individuano le categorie di lavoratori che hanno l’obbligo di sottoporsi all’ alcol test e test antidroga, fra le quali rientrano:
- Attività per le quali è necessario un certificato di abilitazione per lavori che impiegano gas tossici.
- Mansioni sanitarie e attività di insegnamento svolte in strutture pubbliche e private.
- Mansioni che comportano l’obbligo della dotazione del porto d’armi.
- Mansioni inerenti alle attività di trasporto/mezzi di trasporto.
- Operatori/operai che lavorano in quota.
- Operatori e addetti a sostanze potenzialmente esplosive e infiammabili.
Esami tossicologici: perché sono così utili
Per alcune categorie di lavoratori ovvero quelle con mansioni che comportano l’utilizzo di macchinari, o comunque quelle che mettono i lavoratori a maggiore rischio, il controllo antidroga e l’alcol test sono considerati anche come misure preventive. Lo scopo è quello di scongiurare il più possibile, eventuali incidenti e infortuni sul posto di lavoro.
Se un lavoratore assume droghe o alcol, la sua percezione della realtà può essere influenzata fino ad arrivare a mettere a rischio la sua vita e quella dei suoi colleghi. Pertanto, il test antidroga e l’alcol test sul lavoro svolgono un compito fondamentale nella prevenzione dei rischi. Il fine ultimo è quello di tutelare la salute e sicurezza di tutto il personale impiegato.
Come funzionano gli esami tossicologici:
ALCOL TEST:
Per eseguire l’alcol test, è necessario che il medico competente accerti e verifichi la presenza o meno di condizioni di dipendenza da alcol, nei soggetti considerati a rischio dalla normativa.
Per questo scopo, il medico competente, nell’ ambito di competenza della medicina del lavoro e della Sorveglianza Sanitaria, conduce visite mediche specialistiche su detti lavoratori. In particolare, tali esami sono mirati all’identificazione di problemi correlati all’abuso della sostanza.
Vero è, tuttavia, che l’alcol test può essere anche eseguito su una situazione specifica e questo qualora si verifichino casi di sospetta intossicazione acuta anche di un solo lavoratore segnalato all’ interno dell’azienda.
L’ alcol test viene eseguito dal medico del lavoro con un etilometro professionale, che rileva la presenza di etanolo nell’aria espirata. Lo strumento è capace di fornire un risultato immediato, con un riscontro in tempo reale sulla positività o meno del lavoratore sottoposto a tale esame strumentale.
In alcuni casi può essere eseguito il cosiddetto Audit C, uno strumento di screening breve utilizzato per identificare i possibili problemi legati all’abuso di alcol.
E’ comunque il caso di evidenziare che, per quanto riguarda le vere dipendenze da alcol, la questione è più complessa rispetto ai normali accertamenti aziendali che solitamente vengono eseguiti in quanto risulta impraticabile determinare se una persona è dipendente dall’ alcol esclusivamente perché risultata positiva all’alcol test per una volta; o, viceversa, se il risultato è negativo, questo non assicura in ogni modo che il lavoratore non faccia un uso abituale della sostanza.
La verifica effettiva ed ultima spetta ad un centro specializzato. A tale centro, il medico competente invierà i risultati di quei lavoratori che vengono ritenuti potenzialmente a rischio di dipendenza.
Ci sono alcuni indicatori che presuppongono, comunque, il sospetto della presenza di una dipendenza da alcol, come ad esempio per citarne alcuni, la transferrina desialata, il volume corpuscolare medio, le transaminasi (GOT e GPT), o le gamma- (GGT). Anche in fase di visita e di anamnesi, il Medico Competente può notare le caratteristiche fisiche e comportamentali del paziente, e verificare se emergono caratteristiche come arrossamenti, sovrappeso o esagerata magrezza e tremori, da verificare mediante successivi accertamenti.
TEST ANTIDROGA:
Per quanto concerne invece il test antidroga, il datore di lavoro ogni anno è tenuto a comunicare per iscritto al medico del lavoro, l’elenco dei lavoratori da dover sottoporre a test tossicologico.
Una volta che il medico competente riceve l’elenco dei lavoratori da monitorare, ha 30 giorni di tempo per determinare la data e l’ora del test. Tale appuntamento deve essere comunicato al lavoratore con un preavviso massimo di 24 ore.
Il medico competente si occupa durante la visita della prima valutazione, ossia effettua l’esame tossicologico medico e ricerca la presenza di droghe nelle urine e/o nella saliva.
Il test antidroga, infatti, viene utilizzato anche per rilevare la presenza di sostanze, come gli allucinogeni, che non causano necessariamente dipendenza. Tuttavia, il suo scopo non è fornire informazioni sulla frequenza dell’assunzione di tali sostanze.
Se il lavoratore ottiene un risultato positivo, sarà necessario procedere con ulteriori accertamenti, all’interno di strutture sanitarie riconosciute. Responsabile di questo successivo procedimento, in particolare, sarà dunque l’Istituto sanitario competente o il SERT.
Esami tossicologici: come interpretare i risultati
Se l’esame condotto dal medico competente, quindi, risulta positivo, sia nel caso dell’alcol test che del test antidroga, il lavoratore viene immediatamente informato del fatto.
Inoltre, come abbiamo visto, egli viene sottoposto ad ulteriori successivi accertamenti, a cura di centri specializzati.
In caso di positività dell’alcol test e al test antidroga, nell’ immediato, il medico competente deve esprimere il giudizio di inidoneità temporanea alla mansione.
Il lavoratore è dunque momentaneamente sospeso dall’esercizio della propria mansione che ricopre, al fine di eliminare rischi di incidenti, pericoli ed infortuni.
Tuttavia, l’esito positivo del test non comporta la cessazione automatica del rapporto di lavoro. Si ricorda anche la facoltà dei lavoratori che risultano positivi di richiedere di ripetere l’esame ed, eventualmente, di analizzare nuovamente i campioni prelevati nella prima valutazione.
Infine, se le misure di controllo confermano l’uso di sostanze psicotrope, il centro medico specializzato può successivamente individuare un percorso di recupero del lavoratore, valutando, alla fine, anche il possibile reinserimento nelle mansioni svolte in precedenza.
Esami tossicologici: obblighi del datore di lavoro e del lavoratore
Secondo le disposizioni del decreto n. 81/08, o Testo Unico per la Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro, il datore di lavoro incarica il medico competente, che all’ interno delle mansioni della “Sorveglianza Sanitaria“, è tenuto all’effettuazione dei controlli sul personale preposto. Ossia su quelle categorie considerate maggiormente a rischio, che abbiamo elencato precedentemente.
Anche il datore di lavoro è tenuto a rispettare determinati obblighi, per prevenire il consumo di alcol o droghe sul posto di lavoro e monitorare il comportamento del personale lavorativo in questo senso.
In particolare, il datore di lavoro è tenuto a far rispettare al proprio personale l’assoluto divieto di consumo di bevande alcoliche o l’uso di droghe e sostanze stupefacenti durante l’orario di lavoro all’interno dell’azienda.
Inoltre, il datore di lavoro deve effettuare una corretta valutazione del rischio ed in base ai pericoli specifici deve predisporre e attuare misure di sensibilizzazione, in modo da far comprendere correttamente al personale lavorativo gli eventuali alti rischi causati dal consumo di alcol e stupefacenti o psicotropi, in relazione all’ attività lavorativa effettuata.
Il datore di lavoro deve garantire l’effettuazione dei test per i lavoratori soggetti ad obbligo del test antidroga e dell’ alcol test. Egli è tenuto anche a rimuovere subito dalla mansione chi dovesse risultare positivo.
Il lavoratore è obbligato a sottoporsi alle visite mediche e agli accertamenti diagnostico/strumentali eseguiti a seconda della mansione che ricopre. Se egli non si presenta alla data prevista di tale visita medica, il Medico Competente disporrà un nuovo appuntamento. Nel caso il lavoratore non si presentasse di nuovo per adempiere ai suoi obblighi, sarà sottoposto a sanzioni e all’allontanamento dalla propria mansione lavorativa.
Ruolo fondamentale del Medico Competente a tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori.
E’ dunque fondamentale ricordare che il medico competente, all’ interno delle mansioni della cosiddetta “Sorveglianza Sanitaria“, è una figura importante a supporto dell’ azienda, per preservare la salute e la sicurezza dei lavoratori.


